"Sono davvero contento di avere chiarito le cose. In ogni caso resteremo sempre buoni amici, giusto?" Quando un ragazzo dice così a una ragazza non è che la renda pazzamente felice. Se poi il ragazzo in questione è Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, Gwendolyn Shepherd, la destinataria del messaggio, si sente precipitare decisamente negli abissi dell'infelicità. E sì, perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, facendole quasi dimenticare di essere una normale studentessa di sedici anni di una normale scuola londinese, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell'umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte, che era convinta di essere lei la predestinata e che era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l'essere sballottata da un secolo all'altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe continuare a lasciarsi tiranneggiare dall'implacabile setta dei Guardiani? D'altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino...
Anche questa volta come ho fatto con Red e Blue voglio fare un parallelismo e un commento con il film. La storia originaria mi è piaciuta molto, avvincente e senza punti morti. Finalmente si riesce a mettere in chiaro chi è Gideon e capire il significato delle sue azioni. La comparsa del fratello del nostro protagonista è un punto importante in tutta la storia e proprio non me lo aspettavo. Sono un po' dispiaciuta perchè nel film si stravolge questa storia molto interessante, come accade con il "destino" Charlotte (spoiler - lei non diventa buona) che non so da dove l'abbiano tirato fuori.
Credo che questo cambiamento sia un po' troppo eccessivo perchè ok cinematizzare un po' la storia, ma così è davvero troppo! Basta pensare alle persone che vedono solo il film, non leggono il libro e si perdono dei punti focali della storia come il momento in cui Gwen capisce in cosa consiste il suo potere, il potere del rubino! QUindi si il film carino, senza lode e senza infamia, ma il libro è decisamente meglio. Nel complesso una cosa che potrebbe diventare un punto di forza è che analizzando tutti e due si vedono i possibili scenari di conclusione, ma non hanno molto in comune.
Vi lascio una delle citazioni che più mi hanno colpito
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