mercoledì 7 ottobre 2020

ABBASTANZA

TITOLO: ABBASTANZA

AUTORE: SOFIA VISCARDI

PUBBLICAZIONE: 2019

VALUTAZIONE: ⭐⭐/5



"È l'anno della maturità, a Milano, il duemiladiciotto, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All'inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono. Come succede spesso prima dei vent'anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema. Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all'esame. E intanto il cielo è diventato azzurro. Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po' come viverlo, perché quello era il mio intento mentre lo scrivevo. Farlo vivere a chi l'avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po' come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po' come quando lo vivi, l'anno della maturità, che è tutto un po' un casino."

Avevo comprato questo libro un po' di tempo fa e non avevo grandi aspettative. Ne avevo sentito parlare per tv e mi aveva incuriosito inizialmente, ma non mi è piaciuto per niente.

L'ho trovato vuoto, non mi ha preso per niente. Riconoscendomi in parte nei protagonisti pensavo che mi coinvolgesse, che scattasse qualcosa, ma non è successo. Probabilmente l'ho letto io nel momento sbagliato, forse non ho più l'età giusta per immedesimarmi nella storia, non lo so... quello che so è che non lo consiglierò mai a nessuno che abbia più di 15/16 anni.

Probabilmente il mio grosso problema è che sono abituata a leggere libri scritti da autori più "aduti" o comunque con più esperienza, ma apprezzo molto il coraggio e l'audacia di una giovane ragazza di scrivere e pubblicare un libro. Spero che continui con il suo percorso letterario e, perchè no, magari in futuro potrò tornare a leggere qualche altro suo libro.

Nessun commento:

Posta un commento